Celebrato a Padova il Congresso unitario di Forza Italia per il coordinatore Comunale avv. Alessandro Pietrogrande, e per gli 89 delegati al Congresso Provinciale del 17 febbraio. Un Congresso però ancora lontano da una reale partecipazione democratica di iscritti e simpatizzanti. Parlare solo di quanto siano “brutti e cattivi” gli altri riscuote sicuramente consensi ed applausi, ma per convincere che noi siamo diversi, dobbiamo mostrare ciò che di buono sappiamo fare. Se le scelte sono imposte e pre-confezionate, quale diversità dagli altri partiti? Se non c’è possibilità di confronto tra tesi e concezioni diverse su come affrontare alcuni fondamentali problemi che investono la nostra Città come l’insicurezza, il degrado, la delinquenza, la droga e l’alcolismo, l’integrazione, il fenomeno clandestini, la casa, l’occupazione, la famiglia, il futuro dei nostri giovani, lo sviluppo economico….quale diversità dagli altri partiti? Se il candidato a Sindaco per il Comune non viene scelto dal popolo di centrodestra tra una rosa di candidati interpreti di un proprio programma di governo, a differenza del centrosinistra in cui “Primarie” vuol dire che il risultato si conosce “Prima”, quale diversità dagli altri partiti? Se le scelte della Provincia (governata sempre dal centrodestra) che coinvolgono la nostra città sono assunte in collaborazione con il Sindaco di centrosinistra Zanonato, escludendo e spesso in contrapposizione con i consiglieri comunali di centrodestra, quale diversità dagli altri partiti? Quale discussione c’è stata all’interno del nostro Partito sulle ragioni che hanno determinato la sconfitta al primo turno della giunta Destro nelle precedenti elezioni? Chi si è assunto le responsabilità ? Chi in Forza Italia ha sostenuto la nascita della lista Civica che ha portato all’elezione di due consiglieri comunali, ha aggiunto o sottratto voti a Forza Italia? Chi si è assunto la responsabilità di aver candidato nelle liste di Forza Italia un consigliere che dopo qualche mese è passato nella Margherita? Un’altra vicenda è legata alla conduzione da parte del centrodestra della circoscrizione Centro, unico Quartiere ad essere stato conquistato nelle ultime elezioni della cosiddetta “Destro-debacle”.
Sicuramente un’occasione ghiotta (politicamente parlando) per dimostrare la “diversità ” nella conduzione della cosa pubblica, mentre Palazzo Moroni è “deragliato” non solo con il tram, ma con la propria maggioranza spesso rissosa, che ha perso per strada pezzi importanti come l’assessore alla Partecipazione Scortegagna, la “pasionaria” D’Agostino dei Verdi, Zan e Pipitone che si sono smarcati dal PD, lo SDI diviso in due fazioni etc, etc. Il centrodestra con l’unico baluardo della circoscrizione Centro dimostra invece di non sapere fare squadra, pur nel rispetto delle singole persone, non dà l’esempio di un’amministrazione diversa, immobilizzandone l’attività . Quale fiducia può avere un cittadino che non si occupa delle cose della politica ma che guarda ai propri bisogni quotidiani, al proprio lavoro, alla propria famiglia, alla qualità dei servizi, alle tasse dirette e indirette che deve sborsare, al mutuo da pagare? Dove sta la Politica, quella che è Servizio alla Comunità , non quella mistificata dalla presa in giro dei cittadini? Ebbene non possiamo stare a guardare. Molti personaggi conosciuti e che hanno occupato posti di rilievo nella precedente Giunta non sono stati rieletti, mentre si sono affermati volti nuovi che evidentemente, in quel momento difficile, hanno saputo interpretare il “sentire” comune di trasformazione e maggiore aderenza alla realtà sociale. Questa per Padova potrebbe essere la stagione delle grandi trasformazioni. Tutto nella vita si trasforma. Dal seme nasce il grano, con il grano si fa la farina, con la farina si fa il pane… Ognuno di questi processi porta a qualcosa d’altro e ogni processo non assomiglia al precedente, perchè porta qualcosa di nuovo, di diverso proprio come è stata la nascita di Forza Italia. Nella Politica è lo stesso: con i Consiglieri con cui condivido la necessità di un Progetto di Città misurata alle esigenze dei cittadini, come è stata la battaglia sul nuovo ospedale, la difesa della Famiglia, la lotta al precariato, la denuncia del fallimento del Progetto Fiera ai francesi… e non al contrario che i cittadini si devono adeguare al Progetto di Città come dimostra la Giunta Zanonato, ci candidiamo a costituire quel lievito che possa dare slancio alla trasformazione del Partito in qualcosa d’altro in cui l’iscritto, il simpatizzante, l’elettore si possa riconoscere e ne possa in qualche modo esserne il motore, possa determinarne le scelte… Benvenuto al nuovo Coordinatore Comunale Alessandro Pietrogrande cui va la mia disponibilità , con il consiglio e la speranza di essere alternativo al “Deja vue”, perchè quando la politica veste i panni solo delle “buone intenzioni”, proprio quelle “buone intenzioni” di cui sono lastricate le strade dell’inferno, allora l’unica trasformazione possibile sarà quello di un corpo morto, di un cadavere in putrefazione utile anche quello… ma solo per i vermi!
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gen