18
feb
1 Stella2 Stelle3 stelle4 stelle5 stelle (8 voti, media: 4.25 su 5)
Loading ... Loading ...
  |   Pubblicato in Precari  |3 commenti    |   Invia per e-mail questo post Invia per e-mail questo post

Dopo la crisi di giunta, con l’approvazione del bilancio, i politici veneti hanno sistemato, ossia stabilizzato, tutti i loro impiegati regionali precari! I Dirigenti della sanità  veneta invece sono ancora in alto mare.
I Dirigenti Precari della Sanità  del Veneto occuperanno simbolicamente il Consiglio Regionale Veneto il giorno 21 febbraio alle ore 14,30 (ora di convocazione del Consiglio Regionale), contro la “meridionalizzazione” della politica veneta che genera figli e figliastri. La manifestazione civile e pacifica, vuole esprimere la protesta dei dirigenti precari della sanità  che nonostante le promesse, gli incontri, i vari passaggi in Commissione degli emendamenti poi divenuti legge regionale (unica Regione in Italia ad aver promulgato una legge per la stabilizzazione dei precari), registrano il grave e ingiustificabile ritardo nel percorso della stabilizazzione sia per i medici e veterinari che per i dirigenti del terzo settore (farmacisti, psicologi, biologi, ingegneri, chimici, fisici, amministrativi) questi ultimi addirittura ancora “al palo” per un errore interpretativo che ha costretto la stessa I Commissione alla stesura di un nuovo emendamento, non ancora approvato dal Consiglio Regionale.I Dirigenti precari hanno chiesto un confronto con i capigruppo, al fine di rendere concreta una volontà  politica finora disattesa!Cosa chiederanno?
1) L’immediata approvazione, già  nella seduta del 21 febbraio, della legge all’OdG n.17 (precari anche nel numero!) che prevede la stabilizzazione dei dirigenti sanitari del terzo settore, ancora “al palo” rispetto ai loro colleghi dirigenti precari medici e veterinari
2) Il termine della “melina” messa in atto dalla Regione nei confronti dei medici e veterinari, che nonostante l’accordo sindacale per i criteri e le modalità  della stabilizzazione già  siglato, diventato Legge Regionale nel novembre 2007, finora ha prodotto solo fumo e perdita ingiustificata di tempo!

Parafrasando i titoli di due famosi film di Massimo Troisi, alla domanda che serpeggia tra i dirigenti precari: “Non ci resta che piangere”?
La Regione avrà  il coraggio di rispondere: “Scusate il ritardo!”?




  1. 1 Massimo Bertoli 2-22-2008

    E’ un vero peccato che una Legge innovativa della Regione Veneto, come quella sul precariato in Sanità  non possa trovare una rapida attuazione.
    Come medico trovare dei colleghi , assunti in modo improprio, senza parità  di diritti, spesso sottopagati non può che diminuire il rispetto e la valutazione della Professione Medica.
    L’uguaglianza tra colleghi è la base del rispetto e del decoro e se vengono svalutati i collehi che fanno il tuo stesso lavoro , viene svalutata la professione stessa.
    Qesto naturalmente vale per tutte le altre categorie della sanità .
    Un grazie a Leonardo Padrin per questa Legge e bravo Giampiero per il tuo coraggio e la tua costanza nel portare avanti questa battaglia di civiltà .

  2. 2 Angela Bruttomesso 2-23-2008

    Sono una fisiatra da dieci e dico dieci anni precaria. Ho una figlia con la sindrome di Rett. Non ho potuto beneficiare delle agevolazioni previste dalla legge 104 per l’assistenza di mia figlia perchè io precaria. Mi chiedo e vi chiedo perchè? Puntualmente ogni anno devo portare sul tavolo della dirigenza i risultati raggiunti per garantirmi ogni anno la sopravvivenza. Vorrei avere più chiara la situazione politica veneta che blocca il passaggio verso la nostra stabilizzazione affinche io elettrice di destra possa prendere in considerazione cosa votare il prossimo aprile.
    Angela.

  3. 3 Giampiero 2-23-2008

    Angela, la tua sofferta testimonianza dimostra che molti si riempiono la bocca sulla necessità  di stabilizzazione dei precari, pochi agiscono perchè ciò avvenga…e mi riferisco a tutto l’arco costituzionale ed extracostituzionale! In Veneto per i medici e i veterinari almeno c’è una legge approvata da novembre che dà  qualche speranza… per i tuoi colleghi non medici purtroppo ancora no! Finchè non si avrà  il coraggio di fare una seria riforma del lavoro, che scardini i provilegi di noi “strutturati”, che costituiamo il vero costo della sanità  per lo stato, le porte saranno sempre chiuse al merito e alla capacità !
    Però sono convinto che se alziamo la testa, come stiamo facendo, facciamo conoscere le nostre storie sconosciute anche ai nostri colleghi, riusciamo a fare passi in avanti e ad eliminare queste tristi discriminazioni…
    Ti informerò se desideri, sul prossimo incontro…. più siamo, più contiamo!!!! La tua storia mi convince sempre di più che non possiamo fermarci!!!!
    Grazie per il tuo intervento!

Per lasciare un commento inserisci nei campi seguenti Nome, E-Mail (non verrà pubblicata) e un indirizzo web (facoltativo). ATTENZIONE: Avruscio.it non è responsabile per il contenuto dei commenti, i quali appartengono esclusivamente a chi li ha scritti. Mi riservo comunque di eliminare eventuali commenti non pertinenti con l'articolo o dal contenuto offensivo. Gli indirizzi IP degli utenti vengono memorizzati automaticamente e in caso di violazione di legge verranno comunicati all'autorità competente.

cerca