05
set

A parte il “giocoso sondaggio” del Mattino di Padova, che lascia il tempo che trova nelle modalità di espressione proprio di un sondaggio non scientifico e controllato, bisogna fare alcune considerazioni. Prima della scelta del candidato, chiunque esso sia, bisognava che il partito cittadino avesse costruito quello humus di idee, proposte, iniziative, incontri…per far sentire non solo la propria presenza politica contro un’amministrazione di centrosinistra che ha mal governato e fallito i propri obiettivi, ma anche per segnare la differenza, una seria alternativa, diversità e discontinuità con l’attuale amministrazione, attraverso un programma anche di pochi ma sostanziali punti, comprensibile, fattibile, partecipato e concreto, sul quale costruire un’alleanza con tutti coloro che hanno a cuore non l’interesse del proprio partito o movimento o associazione, ma l’interesse di Padova!
Il fallimento degli obiettivi e del programma del centrosinistra di Zanonato-Rossi è sotto gli occhi di tutti. Il lavoro tenace e costante dei Consiglieri Comunali ha prodotto evidenti risultati di vittoria politica su molti dei grandi argomenti che erano prioritari del centrosinistra, come la nostra assoluta e vincente contrarietà rispetto alla caparbia e perdente ostinazione del centrosinistra di volere a tutti i costi l’ Auditorium in Piazzale Boschetti; la conseguente proposta di trasformare a verde pubblico quell’area per la salvaguardia della Cappella degli Scrovegni, proposta
ancora “sospesa” fino a chè il centrosinistra non si convincerà che al posto dell’Auditorium non può costruire un “albero di 30 piani” con vista su un “giardino condominiale”, o fin quando il centrosinistra non si convincerà
che non è vero che “il verde pubblico depaupera la Città di Padova”, come lo stesso Rossi invece ha affermato!
Per non parlare dell’altro “grandioso” progetto di Rossi-Zanonato di costruire i parcheggi sotterranei in Prato della Valle, progetto a cui da solo del mio partito (purtroppo) mi sono opposto in Consiglio Comunale. Oggi che anche quel progetto è fallito, il centrosinistra vuole appaltare il Prato a supermercato!!!
Quello stesso centrosinistra che si opponeva alla cementificazione dell’Ikea è lo stesso che ne inaugura l’ampliamento e che non vede l’ora di cementificare qualunque ciuffo d’erba che riesce a crescere in questa città! Quel centrosinistra che si opponeva alla gestione privata delle Farmacie Comunali che considerava un “depauperamento” di Padova, è lo stesso centrosinistra che ha appaltato l’acqua pubblica, dopo un referendum contrario! Per non parlare dell’assenza di politiche giovanili, in una città universitaria come la nostra… Dopo 10 anni di governo Rossi-Zanonato Padova è diventata più povera, più degradata, priva di prospettive per i nostri giovani e non solo, più insicura, con una microcriminalità diffusa… non alzare la testa, non interessarsene, voltarsi dall’altra parte, aspettare che qualcuno ci dica cosa fare o peggio scelga al nostro posto, vuol dire non solo consegnare la Città a chi l’ha mal goverrnata, ma esserne anche ”complici” !
Concordo, caro Giampiero, le idee non si vedono mentre sfilano continuamente molti volti che dovrebbero governare il futuro di questa città . Padova è oggi una città meno sicura, meno vivibile, più caotica. I cittadini vogliono un cambiamento ed è solo con l’esposizione di idee ed il confronto su di esse che si riesce a creare una base solida per un futuro migliore per questa città ed i suoi abitanti. Invece non mi pare che stiamo vedendo questo. Bene hai fatto a stimolare gli animi con la tua intervista e forse solo un medico come te, abituato a parlare con i pazienti, che prima di essere tali sono innanzitutto persone, può avere la sensibilità “sociale” che politici professionisti o similari non possono avere. Lasciami un giocoso commento finale…….dopo un sindaco “sceriffo”, forse non ci farebbe affatto male avere un sindaco…”medico”. Padova ha bisogno di una bella cura. Chissà …..
Un cordiale saluto.
Paolo Destro
Vice Presidente Fondazione SMuovilavita Onlus
Lavorando io a Venezia e frequentando fatalmente poco gli ambienti politici padovani, io esprimo un parere genericamente “politico” e non amministrativo localistico riguardo alla realta’ padovana. Quindi ad intuito…leggendone le posizioni battagliere di Avruscio, annotandone poi anche qualche atteggiamento critico verso il suo partito (cio’ gli fa onore perche’ sintomatico di non asservimento totale ai dogmi,ma piuttosto di consapevolezza della propria civile coscienza di persona libera intellettualmente nei giudizi positivi o meno), apprezzandone le sue qualita’ umano/sociali/scientifiche trasferibili nell’impegno politico, nonche’ tifoso io di giovani e uomini nuovi nell’amministrazione della “cosa pubblica”
QUINDI non avrei alcun indugio a votare per il candidato Sindaco “GIAMPIERO AVRUSCIO” e sia ben chiaro non dico ciò per paggeria o altro, ma convintissimo nel profondo. Che poi il Giampiero si possa dichiarare reticente alla sua candidatura, voglio vederlo alla prova dei fatti quando ci sarebbe un esercito di cittadini che la pensano come me.
Ciao Giampiero,
ci risentiamo dopo tempo.Ti auguro, se ne hai la possibilità, di accedere alla carica di sindaco dal momento che abbiamo bisogno di persone positive e propositive con una seria esperienza di vita da riversare in progetti utili al futuro della città . Ti faccio un solo appunto all’articolo sopra esposto. Quando chiudi dicendo che disinteressarsi della politica aspettando “che qualcuno ci dica cosa fare o peggio scelga al nostro posto, vuol dire non solo consegnare la Città a chi l’ha mal goverrnata, ma esserne anche “complici”, ti risponderei in questo modo: è più “complice” (in senso negativo come tu hai usato questo termine nella frase) chi decide di non votare, disgustato quotidianamente dalla meschinità politica sotto i nostri occhi e disgustato soprattutto dal senso di impotenza che ci pervade per la stagnazione della nostra società , o chi, votando, si rende volontariamente complice di questo sistema ormai chiaramente non funzionante e chiaramente non modificabile con piccole iniziative locali?
Grazie Paolo Destro, Fernando e Gabriele per i commenti e per le parole di stima… qualunque sia il sistema nel quale viviamo, se non facciamo nulla per cambiarlo o migliorarlo, non possiamo aspettare che questo migliori da solo! Di fronte ad un sistema di palesi ingiustizie, si hanno generalmente due modi: la rivoluzione, con tutte le sue conseguenze violente o sfruttando le regole fissate dal sistema stesso. Oggi occuparsi degli altri in chiave politica non riscuote molto successo. Quasi automaticamente e indipendentemente dai ruoli, dall’appartenenza, dalla persona… si è definiti dei “ladri” e dei “privilegiati” (per non usare altre espressioni). In questo contesto risulta molto più facile lasciare ad altri la “cosa pubblica”. Gli altri vuol dire proprio quelle persone, spesso senza “arte nè parte”, che poi però decidono sul nostro agire, sulla nostra vita, sulla nostra famiglia, sul nostro lavoro, sulla nostra casa…Credo che ci sia una strategia nel portare poca gente al voto. Poca gente è più controllabile, magari è quella più fidelizzata, quella più ideologica, quella che ti voterebbe comunque e dovunque, quella che aspetta il posto di lavoro promesso, la sistemazione… In questo senso si è molto più complici voltarsi dall’altra parte, lasciare che siano gli altri a fare, non andare a votare perchè tanto è uno schifo uguale… anche se fosse il 90% delle persone a non andare a votare, quel 10% governerebbe su tutti! Perchè lasciarglielo fare? Perchè le brave persone stanno sempre a guardare che qualcun altro debba “salvarci”? Oggi lavorare per la Comunità in Politica costa moltissimi sacrifici e poche gratificazioni, almeno per quello che è la mia esperienza di Consigliere Comunale, che è l’ambito che conosco e nel quale il voto, la preferenza, la credibilità contano ancora qualcosa… non posso cambiare l’Italia e l’Europa, ma nel mio rione, quartiere o città , forse qualcosa posso fare….
I cittadini vogliono un primo cittadino che sia in grado di dare alla città una svolta civile che vada al di là dell’appartenenza partitica, con idee e progetti forti volti solo al bene della città e dei suoi abitanti.
Padova ha bisogno di gente onesta, preparata che porti avanti con tenacia, impegno e passione le proprie idee, caratteristiche che Lei ha dimostrato di avere nelle tante battaglie che ha già affrontato nel tempo, basti pensare al precariato, alla salvaguardia della Cappella degli Scrovegni ecc.
Noi cittadini chiediamo la sua candidatura… Padova non può permettersi di perdere questa occasione.
Facciamo il tifo per Lei!!
Caro Giampiero, prendo atto di quel che scrivi e pensi. Soprattutto che far politica implica sacrificio e impegno costante quando la si vuol far bene e non mercanteggiata ad accaparamento voti ad ogni costo,come ci insegna la triste storia di questo cinquantennio post-degasperiano. Confermo la mia stima per come la pensi.